Presentazione
Se siete appassionati di storie d’avventura o siete curiosi di conoscere quando il buon vecchio Darwin ritenne fondata la sua teoria, questa è la rubrica fatta a posta per voi! Attraverso una serie di capitoli, ci addentreremo in fatti e in pensieri più o meno conosciuti che hanno caratterizzato la vita, per nulla monotona, del naturalista che ha contribuito a cambiare la visione del mondo!
Capitolo 1 – La vita prima del grande viaggio.
Lo scopo di questo capitolo è quello di catapultarvi in una realtà ormai lontana dai giorni nostri e farvi conoscere l’uomo dietro il mito, il più sinteticamente possibile.
Se vi siete sempre immaginati Charles Darwin come un pensieroso e studioso della natura vi sbagliate di grosso! Tuttavia, il giovane ha sempre espresso una passione per le scienze naturali come la geologia o il collezionismo di insetti, in particolar modo di coleotteri. Tale passione la si può comprendere attraverso uno dei suoi brevi aneddoti da lui stesso raccontato dove, durante una sua escursione, pur di catturare un terzo esemplare dovette inserirne uno in bocca così da liberare la mano destra!. [1] Inoltre, era solito leggere libri dei grandi naturalisti dell’epoca, cosa assai più normale…
A pari merito con queste passioni c’era la caccia che praticava con spensieratezza nelle belle giornate fuori dal Christ’s College a Cambrige.
Ebbene sì, dal 1828 al 1831, Charles frequentò il rinomato college, laureandosi in Teologia. Anche se può sembrar strano, a quel tempo un indirizzo del genere era più che normale tra i giovani della borghesia inglese. Provò per primo medicina ma la scelta fu fallimentare poiché si pensa gli disgustassero le operazioni chirurgiche.
Ma allora come arrivò, tra una festicciola ricca d’alcool e un’altra, ad ottenere il ruolo di Naturalista a bordo della celebre nave HMS Beagle?!
Oltre al carisma, la qualità che di certo non gli mancava era, senz’ombra di dubbio, la curiosità. Questo fattore estremamente importante lo portò, durante i suoi anni nel college, a frequentare riunioni a casa del suo docente, il professore e botanico Henslow, in cui si svolgevano dibattiti scientifici. Inoltre, il mentore lo invitò numerose volte a trascorrere ore in campo, convincendolo addirittura a studiare la geologia!
Dopo essersi diplomato a Cambrige nel 1831 decise di passare parte delle sue vacanze estive in Galles con il docente di geologia, il professor A. Sedgwick, con cui lavorò ad una carta geologica della regione.
NON TEMETE, siamo arrivati ai giorni precedenti al colloquio che cambiò la sua vita per sempre!
A fine agosto tornò finalmente nella sua casa a Shrewsburry, potendo così rivedere la sua famiglia. È qui che ricevette la fatidica lettera da parte del prof. Helslow che lo comunicava di un incarico da naturalista per delle missioni idrografiche della marina! Ovviamente l’incarico non era pagato e la nave con cui sarebbe salpato era chiaramente la HMS Beagle.
Tralasciando gli avvenimenti seguenti e il disaccordo del padre, poi convinto probabilmente dallo zio Josiah, Charles si diresse il 5 settembre a Londra.
L’incontro della vita.
Il comandante FitzRoy della Beagle era un uomo “senza peli sulla lingua”, nobile, fervente cattolico e agguerrito uomo di mare. Nonostante il carattere di FitzRoy, i due si intesero benissimo e l’incarico fu assegnato a Darwin! Le settimane che seguirono furono caratterizzate da piacevoli conversazioni tra i due su tematiche varie, anche religiose.
Preparativi e Partenza
Immaginate un ragazzo che non si era praticamente mai considerato un naturalista e mai imbarcato per un viaggio, specialmente così lungo! Immaginate il peso così ridotto dei vestiti rispetto alle “tonnellate” di roba da naturalista: libri, microscopio, attrezzi vari come gabbie o martellino da geologo. La cosa, secondo me, più divertente sarebbe stato vedere la sua faccia una volta vista la nave. Un vascello di 27 metri di lunghezza gestito da 74 marinai!!! Dove sarebbe entrato? Ovviamente c’erano più piani e la sua camera sarebbe stata condivisa con il comandante stesso! Ciò non toglie che per distendere le gambe, avrebbe dovuto aprire il cassetto di un comodino di fronte al letto!
Partirono il 27 dicembre dopo 2 mesi di estenuanti preparativi in cui un calo di salute non lo aiutò per nulla a sopportare un tale stress.
Il viaggio (27 dicembre 1831 – 2 ottobre 1836)
Un viaggio da sogno, ma molto movimentato…
È inutile dirvi che non posso riassumere ciò che Darwin raccontò in un intero celebre libro “Viaggio di un naturalista intorno al mondo” o che Alan Moorehaed scrisse in “Darwin e la Beagle”. Posso solo garantirvi che il viaggio è stato pieno di disavventure e situazioni difficili, alternate a grandi momenti di gioia per quello che ormai non possiamo più definire giovanotto ma un vero Naturalista. Vi garantisco anche che quello che accadde in quei 5 anni in giro per il mondo, ha trasformato totalmente i pensieri di quell’uomo, a volte sopraffatto del tutto dalle sue osservazioni, rendendosi sempre più conto che c’era dell’altro rispetto alla concezione che si aveva della vita. Finalmente, dopo anni di dura stesura, nel 1859 pubblicò il suo grande lavoro chiamato “Origine delle specie”. (aggiungerò, in seguito, la competizione e la corsa contro il tempo per la pubblicazione dato che anche un altro personaggio del tempo stava lavorando alla stessa tematica!)
Fonti:
[1] “Darwin e la Beagle” Alan Moorehaed. Rizzoli Editore, 1972.
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/HMS_Beagle
Foto di copertina: John Collier, Public domain, via Wikimedia Commons