Il climate change è ormai un fatto indiscusso nella comunità scientifica, con risvolti preoccupanti in ogni ambito, da quello scientifico alla nostra quotidianità. Ma in cosa consiste questo cambiamento climatico globale o “climate change”?
In climatologia, con il termine cambiamenti climatici o mutamenti climatici si indicano le variazioni del clima della Terra, ovvero variazioni a diverse scale spaziali (regionale, continentale, emisferica e globale) e storico-temporali (decennale, secolare, millenaria e ultramillenaria) di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi: temperature (media, massima e minima), precipitazioni, nuvolosità, temperature degli oceani, distribuzione e sviluppo di piante e animali. Ci sono nuove e sempre più numerose evidenze del fatto che il climate change è influenzato dagli effetti devastanti che l’uomo sta avendo sul nostro pianeta.
Oggi vi proponiamo una nuova emergente tematica relativo a questo argomento ancora caldo. Batteri resistenti agli antibiotici e cambiamenti climatici: può il clima influenzare la diffusione dei batteri pericolosi per l’uomo?
Si! Così si legge nello studio MacFadden e colleghi in America: “Antibiotic resistance increases with local temperature”. Tale studio del 2018, pubblicato su @Nature, aveva dimostrato che la combinazione di temperature locali in aumento negli Stati Uniti era correlata ad un aumento della resistenza agli #antibiotici!
Ma cosa sarebbe un antibiotico?
Si tratta di una sostanza in grado di uccidere o arrestare la crescita microbica in maniera selettiva. Gli antibiotici sensu strictu possono esser di origine naturale, mentre quelli di sintesi sono denominati chemioterapici. Inoltre, gli antibiotici possono essere suddivisi in due categorie in base al loro effetto sulla popolazione batterica: si dividono in batteriostatici, se impediscono la riproduzione batterica, e in battericidi, se uccidono i microrganismi.
Quindi, per antibiotico-resistenza si intende la capacità che un determinato ceppo di batterio ha di resistere all’azione di un antibiotico.
Ma a cosa è dovuta? In pratica, il batterio evolve dei meccanismi di “difesa” sotto pressione selettiva contro il farmaco e quindi resiste ad esso*.
Tornando allo studio, gli scienziati hanno investigato il ruolo del clima e della temperatura sulla distribuzione dell’antibiotico-resistenza negli Stati Uniti, ed hanno notato che un incremento della temperatura locale e della densità di popolazione comportano un aumento dell’antibiotico-resistenza.
Infatti, un aumento di 10° nelle diverse regioni era correlato con un aumento della quantità di ceppi resistenti di antibiotico-resistenza statisticamente significativo del 4,2%, 2.2% e del 2.7%, rispettivamente per i patogeni Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Staphylococcus aureus.
La maggior parte delle classi di antibiotici ha mostrato tale trend! In particolare, i fluorochinoloni e i β-lattamici (a cui appartiene la penicillina: vi ricordate il nostro vecchio post su Fleming e la scoperta di questo antibiotico?) si sono dimostrate essere le classi di antibiotici maggiormente colpite da questo fenomeno di insorgenza di ceppi batterici resistenti e aumento di temperatura media dovuto al cambiamento climatico.**
In conclusione, la diffusione dell’antibiotico-resistenza potrà essere influenzata ed accelerata dalla temperatura regionale e dal climate change.
Siamo sicuri di voler continuare con la lotta all’antibiotico-resistenza? In questa futura “post-antibiotic era” cosa usare al posto degli antibiotici? Secondo voi, ci sono metodi alternativi? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
* Per maggiori info: https://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_agli_antibiotici; https://it.wikipedia.org/wiki/Beta-lattamici
Photocredit: Tommaso.sansone91, CC0, via Wikimedia Commons
Reference: MacFadden DR, McGough SF, Fisman D, Santillana M, Brownstein JS. Antibiotic Resistance Increases with Local Temperature. Nat Clim Chang. 2018 Jun;8(6):510-514.
Un ringraziamento particolare al Dott. Massimiliano Lucidi per questa interessante collaborazione.
Autori: Luca Gallitelli e Massimiliano Lucidi