IL POMODORO DI BELMONTE

Il pomodoro di Belmonte può arrivare a 3 Kg di peso e il suo valore storico e gastronomico lo dimostra il marchio De.C.O.

Il nome e le origini

Il pomodoro di Belmonte è il prodotto caratteristico di Belmonte Calabro (CS), da cui prende il nome. Questo pomodoro “gigante” è originario delle Americhe e venne portato in Italia nel XX secolo da Guglielmo Mercurio, un emigrante della cittadina calabrese che faceva ritorno dagli Stati Uniti. Nel 2003 è diventato l’unico pomodoro italiano a poter vantare del marchio De.C.O, “Denominazione Comunale d’Origine” che lo identifica in modo inconfondibile. Il suo ecotipo (distinta popolazione animale o vegetale legata fortemente ad un contesto territoriale circoscritto e selezionata artificialmente dall’uomo) si divide in “Cuore di Bue” e “Gigante”. Viene coltivato in tutte le zone limitrofe a Belmonte Calabro e lo si può trovare solo sul mercato locale.

Belmonte 1

Le dimensioni e la forma

Il pomodoro Belmonte Gigante raggiunge, in media, il peso di 1 – 1,5 kg anche se gli agricoltori locali raccolgono spesso esemplari molto più grandi, dal peso che si aggira intorno ai 3 kg! La caratteristica più amata del pomodoro Belmonte è la sua serbevolezza (capacità di conservarsi a lungo), la consistenza della polpa e il sapore non acidulo che lo rende ideale da consumare crudo ma anche per condire portate di pasta. Il pomodoro Belmonte Cuore di Bue, invece, ha pezzature più piccole: il peso medio oscilla tra i 500 – 600 grammi, presenta una polpa soda, molto dolce e di colore rosso vivo. Ideale per chi cerca un pomodoro con pochissimi semi. Il pomodoro Belmonte cuore di Bue presenta una forma oblunga con l’estremità inferiore che termina a goccia.

Belmonte 2

Un valore da preservare

Questo pomodoro è reso unico grazie alla conservazione delle caratteristiche genetiche, cioè il sapiente lavoro delle persone del posto che permette all’ecotipo di conservare la sua purezza e le sue qualità. Spesso, infatti, il miglior germoplasma è in possesso di agricoltori che da generazioni selezionano e moltiplicano con cura le proprie piantine prodotte in semenzai casalinghi. Per permettere alle bacche di mantenere le proprietà tipiche è consigliato di coltivare questi pomodori solo in pieno campo e in terreni profondi di medio impasto. Solitamente si mettono a dimora a fine aprile nelle zone costiere e a fine maggio/inizio giugno nelle zone collinari. Le piantine vanno poste ad una distanza di 50-60 cm l’una dall’altra e di 120 cm tra le file, inoltre necessitano di un apposito tutore per la crescita in quanto superano facilmente i 2 metri di altezza. Viene servito tagliandolo a grandi fette e condito con olio extra vergine d’oliva, sale grosso, basilico (o origano) e peperoncino. Davvero una prelibatezza per le papille gustative.

Articolo scritto dal nostro Naturlover02

PhotoCredit:

Fig.1: http://www.reportageonline.it/pomodoro-di-belmonte-il-gigante-dal-cuore-tenero/

Fig.2: https://ilcalicediebe.com/2017/08/18/pomodoro-belmonte-bistecca-vegetariana/#more-2610

[Matteo]

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