I macachi giapponesi possiedono una gerarchia ferrea che permette solo agli individui ai vertici di godere dell’acqua calda tipica delle fonti termali nelle quali vengono sempre fotografati
I macachi del Giappone (Macaca fuscata) vivono soprattutto sulle montagne del Nord dell’arcipelago nipponico e per questo sono soprannominate “scimmie delle nevi“. Sono fra i primati meglio adattati al freddo, con la loro pelliccia argentata o brunastra che d’inverno si gonfia non permettendo all’aria fredda di entrare in contatto con la cute. Questi cercopitecidi dalla faccia rossa appartengono al genera Macaca, i primati più diffusi dopo l’uomo. La loro struttura sociale è una gerarchia matrilineare dove un gruppo di femmine è al comando e le figlie ereditano lo status dalle madri. Vedere questi animali godere del calore delle fonti termali fa pensare a una grande famiglia che pacificamente si rilassa durante una fredda giornata d’inverno, ma non è così.
Questo comportamento è stato osservato per la prima volta nel 1965 da Suzuki in dei giovani e, col passare del tempo, si diffuse anche fra gli adulti. Come racconta Zhang, in uno studio del 2007 pubblicato sull’American journal of primatology, fare il bagno nelle sorgenti termali è un comportamento di termoregolazione diffuso principalmente in inverno. Questo studio confuta l’ipotesi iniziale di Suzuki del 1965 che immergersi nell’acqua calda e uscire fuori con il manto bagnato potesse comportare uno sbalzo termico che rendeva il bagno svantaggioso per gli individui. Infatti, fra i fattori che influenzano il bagno, c’è la temperatura e l’umidità dell’aria che, nei pressi delle sorgenti, è confortevole abbastanza da rendere vantaggioso rimanere in acqua per periodi di tempo che arrivano fino a cinque ore (è stata osservata anche una femmina che ha passato una notte intera ammollo nell’acqua calda).
L’acqua calda, però, è una risorsa limitata. Infatti, le sorgenti non sono grandi abbastanza da permettere a tutti i macachi di fare il bagno contemporaneamente e le femmine di rango superiore usufruiscono di questo “bene di lusso” più di tutti gli altri. Uno studio del 2018 di Takeshita pubblicato su Primates, non solo conferma che le femmine di rango superiore utilizzano molto di più le fonti termali, ma quantifica gli effetti benefici che queste hanno sui macachi. Nel suo studio, infatti, ha verificato la concentrazione di glucocorticoidi (fGC) nelle feci prima e dopo una settimana di bagno termale. Le fGC sono ormoni steroidei prodotti principalmente dalle ghiandole surrenali come il cortisolo che viene secreto in risposta a stress psicofisico. Lo studio ha evidenziato come le concentrazioni di questi ormoni fossero più basse dopo una settimana di bagni nelle fonti termali con una conseguente riduzione dei comportamenti aggressivi. Leggere su questo argomento fa sorgere un dubbio: che fare il bagno nelle sorgenti termali possa essere la cura per ogni diatriba anche fra gli esseri umani? Dopo una feroce discussione bisognerebbe invitare l’altro a farsi un bagno caldo insieme e vedere cosa succede.
Fonti:
Takeshita, R. S., Bercovitch, F. B., Kinoshita, K., & Huffman, M. A. (2018). Beneficial effect of hot spring bathing on stress levels in Japanese macaques. Primates, 59(3), 215-225.
Zhang, P., Watanabe, K., & Eishi, T. (2007). Habitual hot‐spring bathing by a group of Japanese macaques (Macaca fuscata) in their natural habitat. American Journal of Primatology: Official Journal of the American Society of Primatologists, 69(12), 1425-1430.
Immagine in evidenza: 猿蔵, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons