Il comportamento riproduttivo è uno degli argomenti più diversificati e importanti quando si parla di animali. La riproduzione infatti è la base per la sopravvivenza delle specie. Ma come si arriva alla riproduzione? Gli uccelli in questo campo si distinguono per la varietà di comportamenti e strategie. Data la quantità di argomenti su cui potremmo parlare ci concentriamo su una particolare strategia di corteggiamento degli uccelli e non solo, il Lek
Prima di tutto è meglio precisare che negli uccelli si distinguono tre tipi di sistemi nuziali: monogamia, poliginia e poliandria. Ognuno è diversificato a seconda delle specie ma, principalmente, la monogamia è una coppia maschio-femmina, la poligamia è un maschio con più femmine e la poliandria è una femmina con più maschi.
Il Lek è una tecnica di corteggiamento delle specie poliginiche che vede diversi maschi esibirsi in una determinata area, definita arena. Lo scopo principale è quello di attrarre le femmine, conquistarle e accoppiarsi. Essendoci delle gerarchie, i maschi che occupano le zone più centrali dell’arena (definiti alfa) saranno quelli con la più alta probabilità di riprodursi. All’interno della sua zona il maschio non ha nulla da offrire, né un nido né risorse, niente, soltanto se stesso. Questo perché il maschio dona alle femmine solamente i suoi geni. La femmina d’altro canto è molto esigente, per lei la scelta del partner è fondamentale, poiché dovrà occuparsi in solitaria di tutto il “dopo” (costruire il nido, covare, procurare il cibo, …), quindi deve assicurarsi che la sua prole abbia i geni migliori.
Come fare a scegliere i geni migliori? Nelle lekking species, i maschi hanno evoluto dei caratteri fisici ornamentali e esibizioni molto elaborate. Questi caratteri denotano un ottimo corredo genetico. Ad esempio il manachino dal collo dorato (Manacus vitellinus), più ha le piume brillanti più è in salute, oppure, la danza rituale dell’uccello fucile di Victoria (Ptiloris victoriae) denota un’ottima condizione fisica. Non solo, ma anche la longevità gioca un ruolo molto importante, infatti se un individuo si presenta per tanti anni nelle arene di esibizione, vuol dire che i suoi geni gli permettono di sopravvivere, quindi sono ottimi geni.
A seconda delle specie si possono trovare diverse configurazioni spaziali dall’arena. Un tipo di Lek viene definito exploded, qui i contendenti si esibiscono all’interno della stessa area però non sono necessariamente a contatto visivo tra di loro. I membri della famiglia dei Ptilonorhynchidae (Bowerbirds), meglio conosciuti come uccelli giardinieri, costruiscono i loro bower (strutture incredibili, costruite con rami e abbellite con qualsiasi tipo di oggetto) a circa 200-300 metri di distanza l’uno dall’altro. Per quanto riguarda la conformazione classica del Lek, come quella del gallo della salvia (Centrocercus urophasianus), i maschi sono a stretto contatto tra di loro e spendono la maggior parte del tempo – e delle energie– in atteggiamenti aggressivi verso i rivali e nelle esibizioni, in questo caso il gallo gonfia l’esofago ed emette un fortissimo suono.
Il compito della femmina è quello di osservare i suoi pretendenti esibirsi e successivamente, come detto, dirigersi verso il migliore di essi. Detto ciò, si capisce che solamente pochissimi maschi si accoppiano, ma come fanno gli altri maschi per riprodursi? In alcune specie, si sono evolute delle strategie che danno una chance anche ai maschi non dominanti. Principalmente devono intercettare la femmina diretta al maschio alfa, o nascondendosi vicino al territorio centrale, oppure assomigliando alla femmina, così da introdursi senza dare nell’occhio, nel territorio del dominante e approfittare delle femmine presenti. Tuttavia queste strategie non sempre funzionano ed è infatti il maschio dominante che si assicura la maggior parte delle copule.
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