Le api avvoltoio e il loro microbioma intestinale

Alcune specie di api si sono adattate a mangiare la carne e il loro microbioma intestinale sarebbe più simile a quello di un avvoltoio che a quello di un’ape

Sembra un titolo clickbait, eppure delle api che mangiano la carne esistono veramente. Sono le api del genere Trigona, tribù meliponini, le così dette api senza pungiglione distribuite principalmente nel Sud America. Questi animali sono chiamate anche api-avvoltoio proprio perché la loro dieta è composta unicamente di carne putrefatta e sono le uniche al mondo ad aver sviluppato questa particolare abitudine alimentare. Chiunque abbia iniziato a leggere questo articolo, però, sarà già assalito da un dubbio: che miele fa un’ape che si nutre solo di carogne?

Le api-avvoltoio producono una sostanza simile al miele che non deriva dal nettare, ma dalle secrezioni ricche di proteine delle ghiandole ipofaringee, che è comunque dolce. Questo comportamento insolito è stato scoperto solo nel 1982, quasi due secoli dopo che le api sono state classificate per la prima volta, e oggi abbiamo ulteriori notizie su questi animali così unici.

Una ricerca pubblicata sull’American Society of Microbiologists mBio da un team dell’Università della California ha preso in esame un’analisi microbica effettuata sul microbioma intestinale di queste api, scoprendo che è molto più simile a quello di un avvoltoio più che a quello delle altre api. Generalmente tutti i tratti digerenti delle api sono colonizzati dagli stessi batteri e, a differenza degli esseri umani, il cui microbioma può variare anche ad ogni pasto per via della varietà della dieta, quello delle api è rimasto bene o male immutato per circa 80 milioni di anni.

I ricercatori hanno posto delle esche di carne appese agli alberi, aspettando l’arrivo delle api-avvoltoio che non hanno tardato ad arrivare. Le api della tribù dei melponini possiedono delle strutture sulle zampe posteriori per poter trasportare il polline, struttura che troviamo anche nelle api-avvoltoio che, però, invece di trasportare polline, si caricano di pezzetti di carne. La scoperta derivane dall’analisi del loro microbioma è stata sorprendente:

Sono presenti molti batteri acidofili (che amano stare in ambienti acidi), batteri che le altre api non hanno. Questi sono simili a quelli che si trovano nei veri avvoltoi, nelle iene e in altri mangiatori di carogne, presumibilmente per aiutare a proteggerli dagli agenti patogeni che si trovano sulla carne in putrefazione. Uno dei batteri presenti è il Lactobacillus, che si trova nel cibo fermentato che solitamente mangiamo, come il lievito madre. Inoltre è stato rinvenuto anche il Carnobacterium, che è associato alla digestione della carne.

Sapere come questi batteri influenzano il benessere delle api-avvoltoio è fondamentale per la loro conservazione, motivo per cui sarà necessario rispondere ad ulteriori domande: come sono composti i genomi di tutti i batteri, funghi e virus che costellano il microbioma di queste api? Come influenzano la loro sopravvivenza? Non ci resta che aspettare nuovi sviluppi.

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