Un gigantesco habitat galleggiante in mezzo al Pacifico

Una gigantesca zattera di plastica e rifiuti galleggianti sembrerebbe essere un habitat perfetto per molte specie potenzialmente invasive

La conosciamo bene questa enorme zattera di plastica nel Pacifico. È composta da tutti i nostri rifiuti che nel corso degli anni si sono accumulate per coprire una regione di oceano difficile da stimare. Le stime vanno da 700 mila chilometri quadrati, pressoché quanto la Penisola Iberica, fino a più di 10 milioni di chilometri quadrati, ovvero più estesa della superficie degli Stati Uniti. Questa isola, quindi, potrebbe coprire dallo 0,41% al il 5,6% dell’Oceano Pacifico. Questa è solo una delle 5 “isole di plastica” che sono presenti sulla Terra. A studiare questa “superzattera” del pacifico è stato un gruppo di scienziati dello Smithsonian Environmental Research Centre.

La ricerca, pubblicata su Nature Communications, si è focalizzata sullo studio delle specie animali presenti sui rifiuti plastici scoprendo che sono presenti numerose specie costiere in mare aperto, migliaia di chilometri lontane dai loro habitat nativi. Questo nuovo ecosistema è stato definito “comunità neopelagica”, in grado di sopravvivere in alto mare solo perché la zattera di plastica è un substrato abbastanza stabile per l’insediamento. Riguardo ciò, Linsey Haram, ricercatrice a capo del progetto, afferma: “Le materie plastiche sono più permanenti di molti dei detriti naturali che si trovano in mare aperto e si sta creando un habitat più stabile in quest’area”.

Alcuni degli organismi che i ricercatori hanno trovato sugli oggetti di plastica che hanno esaminato erano specie di oceano aperto in grado di sopravvivere grazie ai detriti galleggianti. La scoperta più importante però, come afferma Haram, è stata la diversità delle specie costiere sulla plastica: “ben più della metà delle plastiche studiate elementi aveva specie costiere su di loro, generando molte domande su cosa significhi essere una specie costiera

Questo significa che oltre al danno dell’inquinamento della plastica, c’è una beffa importante: le enormi zattere di plastica trasportano specie molto lontano dai loro habitat naturali e, dunque, potenzialmente invasive se finissero in altri ecosistemi.

Immagine in evidenza: Justin Dolske from Cupertino, USA, CC BY-SA 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0, via Wikimedia Commons

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