Ricercatori gettati nello sconforto per colpa di un topo: come fallisce un progetto di eradicazione

È fallito il progetto di eradicazione che doveva eliminare i topi dall’isola di Gough per preservare le numerose specie di uccelli in pericolo d’estinzione che nidificano sull’isola

Nel 2021 è stato messo in atto un programma di eradicazione dei topi estremamente complesso da parte della Royal Society for the Protection of Birds (RSPB). Il progetto prevedeva l’utilizzo di elicotteri per spargere un veleno per i topi che infestano l’isola dal XIX secolo ed è costato più di nove milioni di sterline (più di 10 milioni di euro). Il progetto però è naufragato con l’avvistamento di un topo sopravvissuto all’eradicazione. Oltre all’incredibile perdita di denaro, perché ha suscitato così tanto sgomento?

L’isola di Gough è un’isola del sud dell’oceano Atlantico che fa parte dell’arcipelago di Tristan da Cunha, a metà strada fra il Sud Africa e il Sud America, e per raggiungerla ci vuole circa una settimana di viaggio in nave. L’isola è territorio del Regno Unito, dal 1995 è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e nel 2004 è stata dichiarata isola inaccessibile, per via dell’importante patrimonio di biodiversità che custodisce. Infatti, milioni di uccelli nidificano sull’isola, fra cui specie in pericolo di estinzione come l’albatro di Tristan (Diomedea dabbenena) e il prione di Macgillivray (Pachyptila macgillivrayi).

La presenza di topi sull’isola è un pericolo per i giovani uccelli che vengono predati dai piccoli mammiferi. L’isola, infatti, non è mai stata abitata da mammiferi e gli uccelli non si sono mai adattati alla loro predazione. Si ipotizza che questa specie invasiva sia stata importata dai marinai nel XIX secolo e che, una volta arrivata, abbia trovato un ambiente favorevole e senza competitori per poter prosperare al meglio.

Le ultime riprese effettuate dalle fototrappole analizzate recentemente hanno gettato i ricercatori nello sconforto: all’incredibile progetto di eradicazione costato così tanto è sopravvissuto un topo che ha reso vano lo sforzo servito a portare avanti un progetto durato circa tre anni. Quello che rimane ai ricercatori, ora, è cercare di trarre maggior vantaggio possibile dalle informazioni recuperate in tutto questo tempo: quanti topi sono sopravvissuti? Perché il veleno non ha funzionato? Le risposte a queste domande potrebbero essere utili per garantire la buona riuscita di nuovi progetti di conservazione.

Immagine in evidenza: michael clarke stuff, CC BY-SA 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0, via Wikimedia Commons

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