Genitali a forma di foglia: la scoperta di una nuova specie rara di insetto

Uno scienziato britannico ha scoperto una nuova specie che appartiene a un gruppo di insetti così raro che il suo parente più stretto è stato visto l’ultima volta nel 1969

Quanti di noi sognano di fare una spedizione in una terra misteriosa e scoprire qualcosa di nuovo? Molti direbbero che nel 2022 questo desiderio è oramai irrealizzabile. La storia di uno scienziato britannico, però, potrebbe smentire queste voci.

Il professor Alvin Helden della Anglia Ruskin University ha scoperto una nuova specie di cicalina che ha chiamato Phlogis kibalensis, durante un lavoro sul campo con degli studenti nella foresta pluviale del Kibale National Park nell’Uganda occidentale. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Zootaxa.

La nuova specie, che possiede una particolare lucentezza metallica, corpo affusolato, e, in comune con la maggior parte delle cicaline, organi riproduttivi maschili di forma unica che sono, in questo caso, a forma di fogli, appartiene al genere Phlogis, della famiglia delle Cicaellidae, famiglia nota per le molte specie di insetto dannose per i coltivi. Depongono le  uova nei tessuti vegetali, all’interno di incisioni praticate con l’ovopositore, in varie parti: negli steli, nelle nervature fogliari e nel parenchima fogliare.

Sono attaccate prevalentemente le piante erbacee, ma sono frequenti anche le specie associate a piante legnose, in particolare fra le Typhlocybinae fra le quali sono tristemente famose quelle associate alla vite. Questi animali sono famosi anche per il peculiare tipo di comunicazione vibrazionale, motivo per cui sono organismi perfetti per gli studi biotremologici, la scienza che studia le vibrazioni emesse e percepite dagli organismi.

Prima di questa nuova scoperta, l’ultimo avvistamento registrato di un membro di questo raro genere avvenne nella Repubblica Centrafricana nel 1969. Le cicaline sono strettamente imparentate con le cicale, ma sono molto più piccole, con il maschio della specie appena scoperte di soli 6,5 mm di lunghezza. Le cicaline si nutrono principalmente di linfa vegetale, succhiata direttamente dal floema, e sono predate da invertebrati, tra cui ragni, coleotteri, e vespe parassitarie, così come uccelli.

In merito a questa scoperta, il dottor Helden, membro del Gruppo di Ricerca sull’Ecologia Applicata dell’Università di Anglia Ruskin, afferma: “Trovare questa nuova specie è un risultato unico nella vita, soprattutto perché il suo parente più stretto è stato trovato l’ultima volta in un altro paese oltre 50 anni fa. Sapevo che era qualcosa di molto speciale appena l’ho visto. Le cicaline di questo genere, e in generale tutta la tribù di cui fa parte, sono molto insolite e si trovano raramente. Infatti, sono così incredibilmente rare che la loro biologia rimane quasi completamente sconosciuta, e non sappiamo quasi nulla di Phlogis kibalensis, la nuova specie che ho trovato, comprese le piante di cui si nutre o il suo ruolo nell’ecosistema locale”.

Riguardo al futuro della ricerca, inoltre, il professore afferma: “C’è ancora così tanto da scoprire, non solo su questa specie ma su tante altre, comprese le molte specie che sono ancora in attesa di essere scoperte. È incredibilmente triste pensare che alcune specie si estingueranno prima ancora di essere consapevoli della loro esistenza”.

Immagine in evidenza: Helden, A. (2021). A new species of the unusual leafhopper genus Phlogis Linnavuori (Hemiptera: Cicadellidae: Signoretiinae) from Uganda. Zootaxa.

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