Caccia alla più grande preda del mondo

A largo delle coste australiane si sono verificati casi di quella che, forse, è la più grossa caccia al mondo

Che le orche fossero ottime cacciatrici era un fatto ben noto. Dalle aringhe agli squali bianchi. Tuttavia, non era mai stato registrato un caso come questo. “Questo è il più grande evento di predazione del pianeta” ha affermato con grande stupore Robert Pitman, ecologo dei cetacei presso il Marine Mammal Institude di Newport e uno degli autori della scoperta. Ma cosa avrà mai fatto suscitare tanto stupore?

Il 21 marzo 2019 “Era una giornata di maltempo al largo della costa dell’Australia occidentale, eravamo ancora ad un’ora dal sito di osservazione delle orche. Abbiamo rallentato e sotto la pioggia battente quasi non vedevamo le pinne delle orche e cosa stesse succedendo” così racconta John Totterdel, biologo australiano primo nome dell’articolo pubblicato il 21 gennaio su Marine Mammal Science.In pochi secondi ci siamo resi conto che stavano attaccando qualcosa di grosso. Poi, stupore, era una balenottera azzurra” ha continuato. Pensate, ben una dozzina di orche (Orcinus orca) hanno assalito una balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), l’animale più grosso del mondo. In alcune osservazioni passate era già capitato di vedere orche attaccare delle balenottere, ma senza mai “completare l’opera”.

Questa volta però i segni dell’attacco si vedevano. Il fianco, la pinna dorsale, tutto il labbro superiore erano lacerati dai morsi. Circa un’ora dopo l’arrivo del gruppo di ricerca la balenottera ha smesso di patire.

Quello raccontato è stato il primo di altri due casi raccontati nella pubblicazione. Un’altra balena nel 2019 e un giovane nel 2021. Gli attacchi sono stati effettuati da molte delle stesse orche e tutti avvenuti a largo della baia di Bremer. Luogo attraversato dalle balenottere in migrazione ma, probabilmente, l’area con la più grande aggregazione di orche al mondo, oltre 150 individui.

La coordinazione degli attacchi è coerente in tutti e tre. Prima prendono di mira le pinne, la coda e la mascella, cercando in tutti i modi di rallentare la balena. Delle orche spingono la testa della balenottera sottacqua, così da impedirle di emergere e prendere aria. Altre ancora, da sotto, le impediscono di immergersi per scappare. Una strategia cruenta ma efficace, anche contro l’animale più grosso del pianeta. “Sono esperte cacciatrici di balena, sanno come farlo ha affermato convinto Pitman. Tuttavia, bisogna sottolineare che oltre alle loro enormi dimensioni, le balenottere azzurre non hanno molte strategie difensive.

Le femmine guidano l’attacco. Si potrebbe dire che è un “affare di famiglia” perché: osservando da vicino e talvolta partecipando, anche i piccoli imparano le strategie di caccia. Inoltre, nelle ore successive all’attacco sono state osservate più di 50 orche banchettare con la carcassa della balenottera, questa volta un “cena di famiglia”.

Non è chiaro però se la balenottera abbia contribuito, o abbia avuto, un ruolo significativo nella dieta delle orche, prima che venisse spazzato via, questa volta per colpa dell’uomo, il 90% delle balenottere azzurre. Tuttavia, orche e balene interagiscono da decine di migliaia di anni e sicuramente queste dinamiche esistono da molto tempo.

Foto in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Orcinus_orca#/media/File:Killerwhales_jumping.jpg

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