Le scimmie si ubriacano?

Alcune scimmie mostrano una profonda affinità per i frutti particolarmente maturi, questo potrebbe spiegare perché la nostra specie ha una certa passione per gli alcolici

Frutta e alcol? Un abbinamento che fa subito venire in mente la sangria, oppure le decorazioni dei cocktail. Ma che collegamento c’è tra le scimmie, la frutta, l’alcol e l’uomo? A Panama, più precisamente sull’isola di Barro Colorado, i ricercatori dell’università della California stanno studiando le abitudini alimentari della scimmia ragno di Geoffroy, conosciuta anche come scimmia ragno dalle mani nere (Ateles geoffroyi). Quello che hanno scoperto è che queste scimmie hanno una forte affinità per i frutti maturi della Spondias mombin, una specie della famiglia delle Anacardiaceae. Inoltre, i frutti di questa pianta contengono, anche se in ridotte percentuali, etanolo.

Ma facciamo un passo indietro. L’etanolo all’interno dei frutti maturi viene prodotto naturalmente attraverso l’attività metabolica dei lieviti in fermentazione. Quindi, questo composto volatile si diffonde nell’aria attirando gli animali, verso uno spuntino succoso. Di conseguenza questi animali consumano costantemente etanolo all’interno della loro dieta. Come anticipato però, raccogliendo e analizzando i frutti raccolti da terra, è stata trovata nella polpa una quantità di etanolo compresa tra l’uno e il due percento, con picchi del 4,5.

Già nei primi anni del duemila, Robert Dudley dell’università Berkeley, ipotizzo la teoria della “scimmia ubriaca”. Ovvero che la propensione dell’essere umano a consumare alcolici derivi dall’affinità delle scimmie a consumare l’etanolo, presente nei frutti maturi. Infatti, gli antenati dell’uomo potrebbero aver selezionato, per la loro dieta, la frutta carica di etanolo poiché più gustosa, ricca di nutrimenti e facilmente ritracciabile grazie al suo forte odore.

Le scimmie ragno, come affermato da Christina J. Campbell, autrice dello studio, hanno mostrato una forte sensibilità agli odori dei frutti maturi anche in cattività, ma non solo, oltre a preferire questi frutti sembra che metabolizzino ottimamente anche gli zuccheri fermentati. “Probabilmente, preferiscono nutrirsi di frutta matura poiché contiene molte più calorie”. Essere riusciti a dimostrare la presenza di etanolo all’interno di un cibo fondamentale per la dieta di questi primati, ha sollevato la curiosità di comprendere le conseguenze comportamentali e quindi merita ulteriori indagini, che potrebbero portare a comprendere il ruolo di questa molecola per il foraggiamento dei primati.

Una piccola curiosità. Dagli stessi frutti che mangiano le scimmie ragno, le popolazioni indigene del Centro e Sud America ricavano la “chicha”, una bevanda alcolica. La prossima volta al barista ordinate un bel frutto maturo!

Immagine in evidenza Pexels

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