La necrofilia come via di sopravvivenza: lo strano caso del fungo della mosca zombie

Entomophthora muscae, fungo patogeno che sopravvive “stregando” le mosche di sesso maschile spingendole ad accoppiarsi con cadaveri di mosche di sesso femminile infette

di Alessia Mircoli

Le vie della sopravvivenza sono infinite e il fungo della mosca zombie ne è la dimostrazione.

Entomophthora muscae è una specie di fungo patogeno dell’ordine Entomophthorales che provoca una malattia mortale nelle mosche domestiche (Musca domestica) infettandole tramite le sue spore mortali.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Copenaghen e dell’Università svedese di scienze agrarie di Alnarp ha dimostrato che il fungo per sopravvivere ammalia le mosche domestiche maschili spingendole alla necrofilia con cadaveri delle femmine infetti dallo stesso fungo. In che modo agisce? Come riesce ad attirare il maschio? Approfondiamo un po’ il tema.

Dopo l’infezione della femmina attraverso le spore, il fungo si diffonde nell’ospite, lo consuma lentamente e ne prende il controllo. Sotto il controllo del fungo, la femmina si spinge verso l’alto, in punti rialzati come, ad esempio, muri o piante, dove morirà. Dopo la morte della povera malcapitata, inizia a rilasciare dei segnali chimici che sono dei veri e propri attrattivi per il maschio.

Di che segnali si sta parlando?

“I segnali chimici agiscono come feromoni che stregano le mosche maschili e causano un incredibile impulso per loro di accoppiarsi con carcasse femminili senza vita”, spiega Henrik H. De Fine Licht, professore associato presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e delle Piante dell’Università di Copenaghen e uno degli autori dello studio. A quanto pare, quindi, siamo di fronte ad una vera e propria pozione magica che strega completamente i maschi di questa specie.

Durante l’accoppiamento, le spore fungine vengono riversate sui maschi che andranno incontro allo stesso destino delle loro compagne.

L’aspetto più macabro di questa ricerca, però, è un altro: i ricercatori, tramite lo studio del comportamento delle mosche, hanno scoperto che le mosche femmine morte diventano molto più attraenti con il passare del tempo. “Questo perché il numero di spore fungine aumenta con il tempo, il che migliora le fragranze seducenti”, spiega Henrik H. De Fine Licht.

Si è visto, infatti, che solo il 15% dei maschi si è accoppiato con cadaveri femminili morti da poche ore, mentre il 73% ha preferito di gran lunga mosche femmine morte tra le venticinque e le trenta ore prima.

In tutto ciò vi è una nota positiva. È risaputo che le mosche domestiche non vanno molto d’accordo con l’igiene, infatti diffondono diverse malattie pericolose anche per l’uomo. Entomophthora muscae, da questo punto di vista può rivelarsi utile nel limitare le popolazioni di mosche.

Questa ricerca ci lascia con una morale: anche l’essere vivente più ripugnante e spettrale, se analizzato da più punti di vista, può essere apprezzabile.

Immagine in evidenza: https://www.pexels.com/it-it/foto/fotografia-di-close-up-di-brown-wasp-2608982/

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