Specchio riflesso se ti muovi sei un…Pesce

Un nuovo studio illustra come i pesci siano in grado di riconoscere il loro riflesso allo specchio

Ognuno di noi ha uno specchio dentro casa. È uno di quegli oggetti che non può mai mancare e con il quale abbiamo a che fare sin da bambini. Si pensa, infatti, che il bambino tra i sei e i diciotto mesi, guardandosi allo specchio, sia in grado di comprendere di essere di fronte alla propria immagine riflessa piuttosto che un altro individuo acquisendo una visione di sé unitaria e definita.

Per quanto riguarda gli animali invece, cosa sappiamo? Sanno riconoscersi allo specchio?

Una nuova ricerca condotta dai ricercatori della Osaka Metropolitan University ha scoperto che i pesci sono in grado di riconoscersi allo specchio; in particolare si è visto che il fattore determinante per l’identificazione non è il corpo, bensì il viso.

In tale studio, i cui risultati sono stati pubblicati negli Atti della National Academy of Science, sono stati condotti degli esperimenti con una specie di pesce pulitore (Labroides dimidiatus) che, oltre alla sua capacità di riconoscersi allo specchio, è noto per la spiccata aggressività nei confronti dei conspecifici che si intromettono nel suo territorio.  Ad ogni esemplare sono state mostrate quattro foto differenti: una foto di loro stessi, una foto di un altro pesce pulitore, una foto del proprio volto sul corpo di un altro pesce pulitore e una foto del volto di un altro pesce pulitore sul proprio corpo. Si è visto che gli esemplari sottoposti a tale esperimento hanno attaccato le foto che ritraevano non i loro volti, bensì i volti di altri pesci sconosciuti, confermando l’ipotesi che questa specie sia in grado di riconoscere il proprio riflesso nello specchio basandosi sul volto e non sul corpo.

Per eliminare ulteriori dubbi, è stato condotto un secondo esperimento: ai pesci è stata mostrata una fotografia di loro stessi che li ritraeva con un parassita (o qualcosa di simile) sulla gola. Degli otto pesci sottoposti a tale esperimento, sei hanno cominciato a strofinarsi la gola per ripulirla dal presunto parassita. Questa tipologia di comportamento non si è verificata nel momento in cui agli stessi individui è stata mostrata una fotografia che ritraeva un altro pesce pulitore con lo stesso parassita. “Questo studio è il primo a dimostrare che i pesci hanno un senso di consapevolezza di sé. Poiché l’animale bersaglio è un pesce, questa scoperta suggerisce che quasi tutti i vertebrati sociali siano consapevoli di loro stessi“, ha affermato il professor Kohda che ha guidato l’intera ricerca.

Immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Labroides_dimidiatus.001_-_Aquarium_Finisterrae.jpg

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